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L’incidenza di mortalità per tumore del fegato nella provincia di Napoli è tra le più alte in Europa ed è in larga parte riconducibile alla endemia di epatiti virali nella popolazione residente in quest’area. In Campania il tumore del fegato è al VI posto come causa di morte per cancro. Fino a qualche anno fa le alternative terapeutiche per il cancro del fegato nei pazienti non operabili erano scarse e poco efficaci. Negli ultimi anni nuove tecniche eseguite con la guida dell’ecografia sembrano poter offrire una speranza di terapia efficace a questi pazienti. La termoablazione dei tumori del fegato è una procedura minimamente invasiva che utilizza una sorgente di calore veicolata nel tumore bersaglio attraverso la puntura con un ago che viene introdotto nel tumore sotto guida ecografica. Il tessuto tumorale viene coagulato o carbonizzato e nella sua sede residua una cicatrice. La procedura non comporta alcun danno ad altre strutture dell’organismo e in una elevata percentuale di casi è possibile distruggere tutto il tessuto tumorale esistente nel fegato. L’intervento può essere eseguito “ a cielo coperto”, senza incisione chirurgica della cute o anche, in corso di laparotomia, cioè ad addome aperto. Il paziente può essere spesso ricoverato in Day-Surgery, cioè, l’intervento viene eseguito in mattinata e quindi il paziente può ritornare in serata al suo domicilio. Presso l’Ospedale S.Giovanni di Dio della ASLNA3 di Frattamaggiore dal Novembre 2004 è attiva una Unità Operativa di EPATOLOGIA ed ECOGRAFIA INTERVENTISTICA che in 2 anni ha effettuato oltre 700 interventi sotto guida ecografica dei quali circa 250 trattamenti di termoablazione di tumori del fegato. Nei pazienti con tumore del fegato, spesso la malattia dopo mesi o anni può recidivare. Proprio perché è scarsamente invasiva e non determina menomazione permanente di tessuto epatico funzionante, la Termoablazione, al contrario della Chirurgia, può essere ripetuta molte volte in caso di recidiva . In tal modo è possibile, in molti pazienti, tenere sotto controllo la malattia tumorale per molti anni. Il Dr. Luciano Tarantino è il Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa di EPATOLOGIA ed ECOGRAFIA INTERVENTISTICA dell’Ospedale S. Giovanni di Dio della ASLNA3 di Frattamaggiore che è tra i centri più attivi in Campania e in Italia per quanto riguarda queste procedure.Questi risultati sono stati ottenuti grazie al notevole sforzo di collaborazione tra l’Unità di ECOINTERVENTISTICA e le diverse strutture dell’ospedale quali Medicina, Day-Hospital, Day-Surgery, Chirurgia, Oncologia. Un grande merito va anche all’amministrazione della ASLNA3 che è stata attenta ed oculata nell’acquisizione della tecnologia necessaria che ha consentito di effettuare, in un piccolo ospedale, un elevato numero di interventi su tumori del fegato che molti grandi Ospedali non possono vantare . Tuttavia, tutto ciò rappresenta solo una fase iniziale di un progetto più ambizioso. Infatti è già attiva una produttiva collaborazione tra la DIVISIONE DI CHIRURGIA dell’Ospedale e L’Unità di ECOGRAFIA INTERVENTISTICA che ha portato all’utilizzazione dell’ecografia Intraoperatoria e la Termoablazione ecoguidata in corso di interventi chirurgici in modo da offrire alternative terapeutiche a pazienti con tumori del fegato altrimenti inoperabili. Altri progetti innovativi in cantiere sono nuove terapie alternative anche con l’ausilio della TAC e dell’Angiografia che potrebbero svilupparsi dalla già attiva collaborazione tra l’Unità Di ECOINTERVENTISTICA e il SERVIZIO DI RADIOLOGIA dell’Ospedale . Tuttavia questi ultimi progetti richiedono un importante impegno economico e organizzativo da parte della Dirigenza della ASLNA3 e sono quindi rimandati al prossimo futuro. Al momento, tuttavia, gli utenti della ASLNA3 possono usufruire delle notevoli competenze e tecnologie già esistenti nell’Ospedale.